Usato è bello e se
la crisi attanaglia i portafogli a Genova, patria dell''acquisto
ragionato, è già boom di affluenze per «Il mercatino dell'usato»,
storica catena di negozi in franchising con sede a Verona che ha
aperto una nuova filiale nel capoluogo, 400 metri quadri al 15
rosso di via Rivale, nel quartiere della Foce, dove si può trovare
davvero di tutto. All'interno dell'area commerciale sono esposte
radio d'epoca, abiti di marchi alla moda e accessori e tra gli
scaffali spesso si nasconde l'occasione. Chi ama il vintage può
comprare una giacca di pelle con 10 o 20 euro, borsette griffate,
altrove costosissime, a prezzi modici e biancheria per la casa
ricamata a mano.
Al timone del nuovo Mercatino Jolanda e Sergio Dal Boni, marito e
moglie con alle spalle una lunga esperienza nel campo della
compravendita dell'usato. «Nel 1995 avevo aperto un Mercatino in
via Corridori - ricorda Jolanda Dal Boni, responsabile del negozio
di Genova - Eravamo in cinque in tutta Italia, ora la catena conta
170 punti vendita a livello nazionale». «La filosofia - dichiarano
i proprietari - è quella del riutilizzo per evitare gli sprechi:
quello che non serve a te può servire a qualcun altro».
Il meccanismo è semplice: i clienti portano gli oggetti da vendere
e questi vengono scelti e poi esposti in conto vendita in attesa di
un compratore. Il ricavato viene diviso al 50 per cento tra il
proprietario e i titolari, che percepiscono la provvigione come
intermediari.
Non solo moda e oggettistica al Mercatino dove la vera novità è lo
spazio dedicato alla vendita di libri: best sellers di autori
famosi e classici senza tempo venduti a prezzi bassissimi. Inoltre,
in accordo con i venditori, i libri rimasti invenduti dopo 90
giorni di esposizione verranno donati alla biblioteca del circolo
Arcipicchia di Sturla dove saranno messi a disposizione del
pubblico. Una collaborazione, quella tra il circolo di Sturla e il
Mercatino, che si estende anche all'attività di legatoria e
restauro dei testi. Infatti, a chi è interessato a far rilegare
vecchi volumi in cattivo stato, il circolo Arcipicchia offre lavori
artigianali a prezzi «politici».
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