Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
I mass media continuano, letteralmente, a bombardarci di notizie sulla crisi economica e finanziaria mondiale, sullo spread alle stelle, sul mercato del lavoro al ribasso, sul tasso di disoccupazione giovanile e non solo, mai così elevato ecc.. Al contrario, questo quadro economico realmente desolante potrebbe trasformarsi, come sottolinea il rinomato sociologo Francesco Alberoni, in una sfida per mettersi in proprio, da cogliere con coraggio e determinazione da parte dei giovani disoccupati con o senza laurea, delle donne, di coloro che sono insoddisfatti del proprio lavoro, di qualificati professionisti disoccupati e di ex manager espulsi dalle multinazionali in cerca di nuove opportunità e sbocchi lavorativi.
Gli esperti del settore franchising sottolineano che le richieste di informazioni su questa formula sono aumentate negli ultimi anni, in un periodo nel quale la disoccupazione è aumentata. Utilizzare le buonuscite o i premi riscossi dalle aziende per prepensionamenti e investire i propri fondi per aprire una franchise è un'opzione che molti qualificati professionisti disoccupati o ex manager espulsi dalle multinazionali valutano con sempre maggiore attenzione.
Per non parlare di giovani che, in questa fase economica, trovano difficoltà a trovare un lavoro soddisfacente.
L’autoimpiego (o “auto imprenditoria”) è un termine che sempre più si legge sulla stampa economica per indicare la volontà di giovani a entrare in una rete di franchising, come opzione di lavoro autonomo. Il franchising è una formula che riduce al minimo i rischi: lavorare con un marchio/insegna riconosciuti dal pubblico e sperimentati nel mercato e impegnati in una attività di proprio gradimento offre maggiori possibilità di successo.
Aggiungasi che, proprio in questo periodo di crisi, i franchisor mettono in atto proposte per attirare le persone in cerca di opportunità di auto impiego. Alcuni sistemi di franchising hanno adattato il proprio business alla nuova situazione, offrendo forme di investimento diversificate e creando format di dimensioni ridotte per vendere prodotti di base e servizi a prezzo ribassato.
Altri sistemi hanno ridotto i diritti di ingresso, i canoni periodici e, di conseguenza, l’investimento iniziale per attrarre le candidature. Queste nuove azioni “promozionali” si sono registrate, soprattutto, nel settore dei servizi e prodotti specializzati la cui offerta, in Italia, è particolarmente ricca di opportunità di ogni genere.
Sulla base dei dati pubblicati sull’Annuario edito dall’Associazione Italiana del Franchising e sull’annuario del franchising online, abbiamo selezionato i sistemi di franchising a basso investimento iniziale (non franchise a costo zero o low cost, come molti comunicatori dichiarano…) ovvero franchise che sono ideali per chi vuole rendersi indipendente con un moderato rischio finanziario. Le franchise a basso investimento da noi identificate, richiedono esborsi iniziali che vanno da € 5.000 a € 50.000.
Nell’ambito delle franchise a basso investimento iniziale, abbiamo elencato prima i sistemi che non prevedono l’apertura di un negozio o di un centro servizi e che sono gestibili da casa come telelavoro (per queste franchise rimandiamo i lettori a un nostro precedente articolo: Lavorare da casa con il Franchising ), poi le insegne che vendono beni e/o prodotti e che, per definizione, richiedono l’apertura di punti vendita aperti al pubblico e, quindi, ben visibili dal pubblico.
Qui di seguito, forniamo i principali tipi di attività in franchising e di opportunità di business che meglio soddisfano le esigenze di chi vuole mettersi in proprio. Per facilitarne la ricerca, presentiamo quelle che fanno riferimento all’offerta di servizi (compresi i ristoranti e i fast food) e, di seguito, quelle che vendono prodotti.
A questo proposito, l’autoimpiego rappresenta un’opzione di lavoro di grande valore sia in termini di fattibilità e redditività, sia di realizzazione e soddisfazione personale. Si declina in tre varianti differenti: il lavoro autonomo, la microimpresa e il franchising, ciascuna delle quali beneficia di particolari agevolazioni, finanziamenti e servizi erogati da Invitalia.
Tra queste opzioni di autoimpiego, il franchising è, senza alcun dubbio, un modello di business di comprovato successo. Le cifre e i dati di mercato parlano chiaro: nel 2011, secondo il Rapporto Assofranchising annuale sullo stato del franchising in Italia, il settore ha registrato un giro di affari pari a oltre 22 miliardi di euro, 883 sistemi di franchising operativi, creando nuovi posti di lavoro pari a un numero di 186mila unità.
Il segreto della formula del franchising è racchiuso nella realistica possibilità di diventare imprenditori di se stessi, senza dovere affrontare i rischi di mercato che qualsiasi attività commerciale in proprio, inevitabilmente, comporta. La spiccata vitalità del settore può, in sintesi, essere ricondotta a quattro caratteristiche principali, che la contraddistinguono da qualsiasi altra formula commerciale: il lavoro in proprio, la sicurezza, l’assistenza e la formazione. Oltre alla possibilità di lavorare in proprio, i vantaggi presenti nel modello di business in franchising sono numerosi:
l’utilizzo di un marchio e di un’insegna commerciale già registrati e lo sfruttamento di un’immagine aziendale già nota e consolidata nel mercato e tale da garantire un bacino di clientela fin dall’inizio dell’attività;
l’aspirante franchisee si impegna in un’attività già affermata e testata nel mercato, quindi non incomincia da zero;
il franchisor mette a disposizione e trasmette ai franchisee, facenti parte della rete, la propria esperienza consolidata, già da tempo, nel mercato;
il rischio è estremamente contenuto;
la possibilità di usufruire del know-how del franchisor che lo ha portato al successo;
alcuni sistemi di franchising offrono un diritto di esclusiva di zona;
le economie di scala generate dalla rete di franchising consentono una maggiore sicurezza nell’approvvigionamento della merce e vantaggi economici in fase di acquisto;
la possibilità di beneficiare delle campagne di marketing e di pubblicità, sia nazionali sia locali, lanciate dalla sede centrale e estese alla rete di franchising nel suo complesso;
l’offerta, da parte del franchisor, di formazione e assistenza, iniziali e permanenti.
Da quanto fin qui detto, è chiaro che il franchising rappresenti un’opzione di business molto attraente e percepita, dalla maggior parte della popolazione non occupata, come un’ottima alternativa al lavoro dipendente, al fine di fare fronte e superare, nel migliore modo possibile, l’attuale crisi economica e il conseguente disagio vissuto dal mercato del lavoro. La quasi infinita gamma di offerta di format di franchising permette di operare una scelta tra differenti settori economici, che spaziano dalla vendita di qualsiasi tipo di bene, all’offerta dei più vari servizi, rivolti sia alle imprese sia alle persone. La scelta di affiliazione commerciale non comporta, per l’aspirante franchisee, l’esigenza di possedere requisiti particolari a parte, naturalmente, un certo spirito e attitudine imprenditoriali. Tuttavia, risulta come elemento imprescindibile la previa conoscenza del franchisor a cui si intende affiliarsi e del settore di mercato in cui si intende operare. Segue la ricerca del locale in cui realizzare il proprio business che, necessariamente, deve partire dallo studio del mercato, della concorrenza e del bene/servizio che si intende offrire. Per quanto concerne il capitolo dell’investimento e dei finanziamenti, è possibile scegliere tra differenti fasce di investimento proposte dai franchisor e di usufruire dei finanziamenti erogati da Invitalia. Inoltre, vi consigliamo la lettura dell’articolo “Lavorare da casa con il franchising”.
Cogliamo l’occasione, data da questo articolo, per segnalarvi alcuni brand nel settore: Franchising Lavoro da Casa/Lavoro autonomo