Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
Un approccio sociologico al problema della ricerca dell’autostima nella contingente situazione economica e il ruolo del sistema franchising nella risoluzione del problema.
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di una persona in un’ora di gioco che in un anno di
conversazione.
Platone
Le riorganizzazioni aziendali, le riduzioni di personale, le politiche di outsourcing, nonché la lunga coda della disoccupazione, sono solo alcuni degli effetti del rallentamento economico di questi ultimi anni.
E NEL FRATTEMPO COSA ACCADE
ALL'INDIVIDUO LAVORATORE?
In corrispondenza della frenata dell'economia, cui si lega
l'incertezza del lavoro, la ridotta disponibilità finanziaria e,
ancor peggio, la perdita stessa dell'occupazione, si registra una
vera e propria perdita di identità. Il venir meno del lavoro vuol
dire non avere più un ruolo sociale, cui si associa una perdita di
stabilità e di punti di riferimento. La psicologia sociale spiega
l'importanza dei “ruoli” nella costruzione del “sé” e quanto incide
la perdita del proprio impiego sul ruolo sociale e sull'autostima.
Queste conseguenze si riflettono sulle capacità di reinventarsi un
modo per rientrare nel mondo del lavoro e di cogliere le nuove
opportunità che si presentano.
È proprio qui che si inserisce, con una lettura attualissima, il
ruolo traino del franchising che in questa congiuntura può
ricollocare l’individuo in un nuovo sistema di valori,
restituendogli e ricostruendo parte del futuro e
dell'identità.
ILLUSIONE O REALTÀ?
In questo contesto il franchising può essere una soluzione: il
lavoro è inteso come auto impiego supportato, con tempi di
realizzazione compattati da una formula collaudata e senza partire
da zero. E se le cose non funzionano si può ancora intervenire
seguendo lo spirito proprio del franchising che, a differenza
dell'impresa tradizionale, fa riferimento alla forza di un gruppo e
alla sua esperienza. Nel 1954 lo psicologo statunitense Maslow
sottolineava quanto l'appartenenza ai gruppi sociali si configura
come aspetto essenziale della vita degli esseri umani in quanto fa
riferimento ai bisogni imprescindibili di affiliazione, sostegno e
sicurezza.
A questi aspetti, oggi più di ieri, si aggiunge la necessità di
conoscere e approfondire, nel corso dell'affiliazione, i bisogni
individuali attraverso percorsi di autoconoscenza e auto analisi.
Se da un lato il sistema di franchising ricolloca l'individuo in un
gruppo di riferimento lavorativo con una nuova stabilità e nuovi
punti di riferimento, dall'altro deve saper riconoscere, con
l'analisi dei suoi esperti, i livelli di frustrazione e di disagio
personale al fine di migliorare l'identità sociale con strategie
cognitive e/o comportamentali (Identity Management
Strategies).
ALLA RICERCA
DELL'AUTOSTIMA.
Nei percorsi di affiliazione, come anche nelle fasi formative, più
avanzate si può scegliere di organizzare incontri di
approfondimento guidato sul tema dell'autostima. Questi percorsi
sono costruiti in un clima di totale assenza di giudizio con
l’obiettivo di lavorare sui processi di empatia, sugli stati
emozionali, sulle possibilità di ampliare le scelte personali
diminuendo, al tempo stesso, comportamenti a rischio e sensazioni
di incapacità/inadeguatezza. La finalità è quella di far interagire
l’affiliato positivamente nelle relazioni affinché si inserisca con
piena consapevolezza e responsabilità nel la rete. L’intervento
formativo-informativo risponde così alla “crisi sociale” con
attività di analisi e reinserimento lavorativo.
UN APPROCCIO GIOCOSO.
Nelle fasi che guidano e supportano gli affiliati nella ricerca
dell’autostima l’approccio utilizzato può essere quello del gioco.
Con gioco, ma non per gioco, ci si riferisce implicitamente ai
concetti di tensione ed equilibrio, oscillamento e scambio di
ruoli, contrasto e variazione, problema e soluzione.
Una attività giocosa non solo accresce i livelli di autostima
minacciati o persi, ma permette di semplificare le strutture
sociali complesse, consente un’esperienza di simulazione che
incoraggia atteggiamenti inconsueti. L’individuo sperimenta, così,
il “pensiero laterale” (E. De Bono). Il gioco permette di prendere
coscienza delle dinamiche di gruppo lasciando spazio anche a chi,
solitamente, non emerge per “ri-mettersi in
gioco”.
Simona Tafuri è sociologa, specializzata in comunicazione e mass-media. Presso Mercatino Franchising è consulente e responsabile dell’ufficio stampa e del punto d’ascolto affiliati. www.mercatinousato.com