Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
Aprire un'attività commerciale non è più difficoltoso come un
tempo perché dopo il decreto Bersani (n. 114 del 31/3/1998) la
normativa è stata notevolmente semplificata, tuttavia per poter
divenire commerciante occorre possedere alcuni requisiti
morali essenziali.
Non possono aprire un loro negozio coloro che sono stati dichiarati
falliti, chi è stato condannato per un reato non colposo per il
quale è prevista una pena minima di tre anni e chi è sottoposto a
norme restrittive come il divieto o l'obbligo di soggiorno oppure
la sorveglianza speciale.
Per quel che riguarda la licenza va detto subito che ora
vige la liberalizzazione per cui non si deve più richiederla,
tranne nel caso in cui si desideri aprire una tabaccheria, questa
infatti è una rivendita di prodotti soggetti al Monopolio ed è
quindi questo ente che è preposto al rilascio delle licenze. Per
qualsiasi altra attività commerciale al dettaglio che si desideri
avviare, ammesso che la superficie non superi i 150 metri quadrati
nei centri inferiori ai 10.000 abitanti o i 250 metri quadrati
negli altri casi, è sufficiente comunicare al comune la data di
apertura del proprio negozio almeno trenta giorni prima.
Va notato che nel caso in cui la superficie commerciale superi i
limiti indicati si deve richiedere l'autorizzazione alla vendita al
Comune, ma se entro 90 giorni non si ottiene riscontro si considera
il silenzio come assenso.
Leggi anche: > opportunità per aprire un negozio
Stabilito dunque che la licenza non è più un limite per avviare
un'attività commerciale, bisogna invece porre molta attenzione per
quel che riguarda i locali dove essa si svolgerà.
Innanzitutto alcuni comuni impongono dei vincoli sulla loro
posizione per quel che riguarda l'area o per il rispetto di una
certa distanza da un altro esercizio analogo, quindi dopo essersi
informati in materia, è necessario accertarsi della destinazione
d'uso dei locali scelti: un magazzino non può divenire un
negozio, perciò in casi simili bisogna provvedere a far cambiare la
destinazione.
Altra formalità importantissima che riguarda sempre i locali dove
esercitare l'attività è il fatto che questi devono rispondere ai
requisiti stabiliti dall'ASL perché per aprire un negozio è
necessario il benestare anche dell'autorità sanitaria. Ci si deve
dunque aggiornare presso per gli uffici per conoscere la normativa
applicata nella propria zona.
Se si intende trattare prodotti alimentari la legge impone
l'obbligo del superamento di un corso preparatorio che viene
organizzato periodicamente dalle Camere di Commercio provinciali e
che ha lo scopo di istruire i futuri commercianti sull'igiene e le
tecniche di conservazione di cibi. Nel caso in cui però si sia
lavorato per almeno tre anni negli ultimi cinque presso una
rivendita di alimenti il corso non è necessario.
Per quel che riguarda invece gli obblighi amministrativi si
deve ricordare che bisogna iscriversi alla Camera di Commercio,
all'INAIL e all'INPS e richiedere la partita IVA, inoltre non
bisogna dimenticare di comunicare a tutti questi enti la data
precisa di inizio dell'attività.
Per avere maggiori informazioni ci si può rivolgere allo sportello
SUAP del comune dove si intende aprire l'attività
commerciale per conoscere anche gli eventuali vincoli esistenti a
livello locale o visitare il sito della Camera di Commercio della
propria provincia.
Link utili:
Guarda le nostre opportunità di franchising