Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
di Daniele Bonali
Dal 7 al 9 maggio 2012 ha preso il via a Fieramilanocity la più importante manifestazione mondiale dedicata alla distribuzione automatica o più comunemente chiamata fiera del vending: Venditalia 2012. Il forte legame con Confida, Associazione italiana Distribuzione Automatica, socio di maggioranza di Venditalia Servizi Srl, ha garantito la massima partecipazione da parte delle aziende del settore. Negli anni l’appuntamento di Venditalia ha avuto un successo sempre crescente di espositori e di pubblico, tanto che nel 2004 la manifestazione ha ottenuto l’importante riconoscimento di Fiera internazionale.
Venditalia, edizione dopo edizione, si conferma quale la più grande rassegna nell’ambito del Vending, sia per le dimensioni dell’area espositiva, sia per il numero di aziende espositrici e di visitatori, che partecipano da tutto il mondo e che presentano in anteprima i propri prodotti, le tecnologie più innovative e gli ultimi ritrovati del settore. Il Vending, inoltre, non è più soltanto un canale di somministrazione, bensì una tecnologia applicabile a qualsiasi con testo. Le vending machines sono considerate una sorta di i-pad del commercio, destinate ad aprirsi a utilizzi diversissimi tra loro. L’edizione di quest’anno ha puntato tantissimo sull’innovazione attraverso l’apertura su nuove categorie di consumatori, la vendita di prodotti diversificati rispetto agli standard “caldo” e “freddo”, la penetrazione in location differenti dalle consuete (fabbrica, scuola e ufficio).
Sono 315 le aziende espositrici, con +17% rispetto alla precedente edizione del 2010, e una presenza straniera che è cresciuta del 62%: questi i numeri della presente edizione.
Secondo lo studio di settore relativo al 2011, che Confida ha commissionato ad Accenture, il comparto è cresciuto nel complesso del 2,3%, passando da circa 2.580.000.000 euro a oltre 2.600.000.000 euro di fatturato operando con circa 35.000 addetti, con oltre 2 milioni di macchine installate in Italia, una ogni 29 abitanti. Il numero delle consumazioni in Italia è anch’esso in crescita e ha superato la soglia dei 6,5 miliardi annui, assestandosi su un +2,5%. Inoltre l’Italia è tra i leader nella produzione di distributori automatici e di sistemi di pagamento di cui esporta circa il 70 %.
Tra i prodotti in crescita, spiccano le capsule di caffè monoporzionato. Nel 2011 ne sono state consumate circa 115 milioni in più rispetto all’anno precedente, con un aumento intorno al 7%. In calo gli snack e i pasti pronti (rispettivamente - 1% e -3%). In lieve crescita le bevande calde e fredde, con un incremento di circa l’1%. Tra i distributori automatici più gettonati ritroviamo l’acqua anche se queste macchine hanno la capacità di vendere prodotti di ogni tipo: auricolari per cellulari e caricabatterie, fiori, giocattoli, calze, yogurt e, naturalmente, alimentari che vanno dagli snack alle macedonie, dal latte ai gelati. Le imprese installano macchine negli ospedali, nelle stazioni, nelle metropolitane, nelle grandi aziende. Oppure forniscono chiavi in mano siti già allestiti per chi vuole entrare nel settore. I negozi con 6-8 distributori sono figli della crisi: si pensa che con un piccolo investimento si possano fare grandi guadagni. Il Vending tuttavia è una vendita tipicamente d’impulso e per questo conta la zona nella quale i distributori sono installati. Altri aspetti di rilievo emersi dallo studio Accenture possono essere così sintetizzati:
- Vi è una maggiore tensione sui prezzi. Il settore sta subendo l’aumento dei prezzi delle materie prime, mentre stentano ad aumentare i prezzi al consumatore finale (specialmente nel caldo);
- Per ragioni di merchandising, si ha una progressiva riduzione del parco distributori a caduta (colonne), verso i distributori a vetrina (spirali/dischi);
- L’acqua ha cannibalizzato le altre bevande gasate causa una maggior attenzione al prezzo da parte del consumatore finale. Si rileva una crescita del the freddo e dei succhi, in linea con il trend salutista, che ha sempre maggior rilevanza nella distribuzione automatica;
- Si registra una crescita delle consumazioni Snack, che stanno consolidando la loro posizione nel canale. Rispetto alle precedenti rilevazioni, si nota una riduzione della differenza tra le consumazioni bevande e snack;
- Il consumatore finale pone sempre più attenzione alla Qualità del Servizio e del Prodotto erogato dalle “Macchinette”;
- L’innovazione nel settore della Distribuzione Automatica è uno dei temi fondamentali su cui gli operatori stanno lavorando.
La tecnologia giocherà un ruolo sempre più importante e i moderni sistemi interattivi (touchscreen, riconoscitori facciali, mobile payment, near filled communication) sono già pronti per un diretto utilizzo nel mondo del Vending, che prevederà, nel prossimo futuro, un ruolo anche per i social network quali Twitter, Facebook, Foursquare. Le tipologie di consumatori sono varie: chi vive di notte, chi è sempre di fretta, chi lavora fino a tardi. L’apertura 24 ore su 24 è un fattore di successo notevole, unitamente all’ acquisto immediato e alla molteplicità di categorie merceologiche. I distributori automatici sono prevalentemente situati nelle grandi città, solitamente vicini a luoghi di forte passaggio. Un possibile trend di evoluzione è l’installazione di corner automatici presso i distributori di benzina.
Il profilo del consumatore tipo che usufruisce di tale servizio è il seguente: > sesso: 88% uomini 12% donne; > età: 14-24 43% Focus target giovanile; > educazione: Scuola me dia superiore; Università; > nazionalità: 78 % italiana 22% stranieri; > spesa media: 1,05 euro.
I Consumi veri e propri invece per categoria sono così stimati (fonte Argenta): > 33,2 % acqua e bibite; > 17,2% bevande calde; > 14%snack dolci; > 22,2% freschi; > 5,9% snack salati; > 7,5% personal care.
Costante il prezzo al consumo e in evidente calo la marginalità delle imprese, soggette da tempo a un continuo incremento dei costi. Il vending da sempre è un settore orientato al sociale ed è un servizio spesso destinato ai lavoratori: l’impatto della crisi è stato interamente assorbito dal sistema senza trasferire finora aumenti ai consumatori.
Fonte: Beesness
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