Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
Di fronte a una popolazione che invecchia sempre più è
inevitabile che la società si adatti al soddisfacimento dei loro
bisogni: le attenzioni che la terza età richiede comportano servizi
ad hoc.
In Italia il numero degli anziani è pari a un quinto dell'intera
popolazione e, nella maggior parte dei casi, i figli o i parenti
possono prendersi cura di loro solo in modo molto parziale e
soprattutto quando ci si trova di fronte a disabilità o a gravi
problemi di salute è sempre più pressante il bisogno di persone che
occupino di loro. L'assistenza nei loro confronti viene esplicata
nei campi più diversi: dall'esigenza di avere ancora una vita
sociale all'aiuto nello svolgere le faccende domestiche, fino a
giungere a quel tipo di ausilio di carattere sanitario che viene
svolto nelle RSA e nelle case di riposo.
L'assistenza viene principalmente svolta da imprese socio-sanitarie
private, nella gran parte dei casi costituite come cooperative. Le
figure professionali specializzate che vi operano sono molte, vi
sono infermieri, OSS, fisioterapisti, psicologi e animatori che
possono espletare i loro servizi in convenzione con l'ASL, gestendo
strutture come le RSA e le case di riposo, ma anche intervenendo
nelle abitazioni, in ospedale o nei circoli per anziani su
richiesta dei privati.
Cooperative di questo tipo riescono a coprire praticamente tutti i
bisogni dell'anziano, dalla consegna di farmaci fino al trasporto
con mezzi adeguati, ma è chiaro che attività di questo tipo hanno
bisogno di un investimento iniziale congruo e devono sottostare a
rigide normative che prevedono autorizzazioni e corsi di
aggiornamento per il personale.
Le cooperative socio assistenziali spesso si occupano anche
dell'intrattenimento e della socializzazione degli anziani e
sovente stipulano convenzioni con i comuni per attivare centri
diurni in cui si organizzano attività ricreative e ludiche.
Fornire un'assistenza completa è senza dubbio complesso, ma si
possono costituire cooperative anche con compiti più ristretti,
limitandosi ai soli ausili domiciliari con l'eventuale disbrigo
delle faccende domestiche e di sorveglianza notturna o diurna dei
degenti ospedalieri, aiutandoli a mangiare o ad alzarsi dal
letto.
In questo caso si può dare vita all'impresa con un investimento
minore e con meno figure di alto profilo (sono sufficienti gli
OSS), ma quello che occorre sempre assicurare è la reperibilità 24
ore su 24 e un pronto intervento quando vengono richiesti i
servizi.
Anche un privato può avviare questo tipo di attività e, volendo,
può poi chiedere l'affiliazione a uno degli operatori che agiscono
su vasta scala in tutta la penisola. Ci sono infatti cooperative
che riescono in questo modo a coprire quasi interamente il
territorio nazionale con un centinaio di sedi affiliate nelle
diverse città.
Ci si domanderà perché la forma giuridica di cooperativa è quella
più utilizzata per tutte le attività di assistenza e la risposta è
semplice: si può godere di notevoli agevolazioni fiscali e inoltre
alcune regioni preferiscono erogare incentivi a questi operatori
piuttosto che farsi carico di un compito così complesso. Si tratta
dunque di convenienza economica che praticamente fa proliferare gli
operatori del settore, ma la saturazione è ben lontana perché la
domanda è in continua crescita e il trend resterà tale ancora per
molto tempo.
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