Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
La più recente ricerca sul franchising in Usa evidenzia
nel 2012 – rispetto al 2011 - un aumento del 5% del giro d’affari
delle reti di franchising, una crescita dell’1,9% del numero dei
franchisee e del 2,1% del personale impiegato nel settore.
E’ abbastanza chiaro oramai che il 2013 dovrebbe essere un anno
migliore economicamente rispetto al 2012. Insomma, tutti gli
indicatori segnalano un buon 2013 per l’economia americana in
generale e in particolare per il franchising. E se paragonato alla
situazione del resto del mondo occidentale, sembra ancora più
attraente operare in Usa nel prossimo futuro.
Aggiungerei che l’immagine dell’Italia e dei prodotti italiani è
assai alta e consolidata negli Usa: alta per la qualità,
favorevole e consolidata per la lunga amicizia fra i due paesi.
Considerando questa realtà e le culture e i valori molto coerenti
fra i due paesi, gli operatori italiani – franchisor e retailer
- devono considerare con attenzione le possibilità di sviluppo e di
affermazione dei loro brand in quel grande mercato che è
l’America del nord.
Una pubblicazione della Columbia Business School sui “Dati Demografici Globali e Implicazioni per gli Investimenti” cita Cina, India e gli Usa (quest'ultimo con 314milioni di abitanti) come i tre paesi nel mondo con più popolazione oggi. Il documento prevede che:
Un'indagine dell'Istituto Piepoli condotta sui “decision makers”
statunitensi rivela che "i prodotti italiani più conosciuti sono
i prodotti alimentari (cibo, vino, ecc.), le calzature, le
automobili, l’abbigliamento, gli accessori moda, l’arredamento, con
immagine di qualità, design, originalità, alto prezzo, status
symbol." Cioè, un mercato dove l'Italia gode di un'immagine
molto conosciuta e assai positiva.
La forza del mercato statunitense risiede nella linearità dei
suoi aspetti normativi: aliquote competitive, flessibilità nel
mercato di lavoro, cuneo fiscale inferiore agli standard europei,
un sistema giuridico che protegge i diritti delle aziende
straniere, una cultura di valori coerenti con quelli europei.
Charles R. Bernardini
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