Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
di Ugo Perugini, fonte: Beesness
Di fronte alle donne che grazie al loro impegno, alla loro capacità professionale, fanno carriera e riescono a raggiungere i “piani alti ” delle aziende, gli uomini, anche se cercano di fingere, raramente riescono a riconoscere loro del tutto il pieno merito del successo ottenuto. La differenza di genere pesa come un macigno anche su gli uomini più intelligenti e più aperti al cambiamento, soprattutto se sono coinvolti in prima persona, e si vedono preferire nella posizione di prestigio alla quale tanto aspiravano una rappresentante del gentil sesso. Siamo sinceri, certe volte questa situazione è giudicata ancor più umiliante di quando ci si accorge di essere vittima di un’ingiustizia, perché al nostro posto si è preferito un collega incapace o “raccomandato” ma maschio. Anche se non si vorrebbe pensarlo, automaticamente, colui che vive questo tipo di frustrazione non può fare a meno di tirare in ballo eventuali doti “nascoste” della donna in questione o debolezze verso l’altra metà del cielo da parte di chi ha avuto il compito di operare quella scelta. Ma è ora di farla finita! Le donne che dirigono le aziende sono in gamba quanto gli uomini. Anzi, di più. E a dimostrarlo vi sono fior di ricerche a livello universitario che dovrebbero una volta per tutte cancellare i pregiudizi che ancora persistono in certe menti maschili. La Pepperdine University, uno dei centri più qualificati della California, con sede a Malibu, ha pubblicato una ricerca nella quale emerge con evidenza che le aziende che hanno più donne in posizioni di leadership hanno ottenuto risultati finanziari decisamente più soddisfacenti rispetto a quelle che ne hanno di meno. Il Massachussetts Institute of Technology ha individuato che la differenza nell’attività creativa e nella efficienza di diversi gruppi di lavoro è da ricercarsi prevalentemente nella presenza di donne. Presso l’Harvard Business School, un questionario tra colleghi, capi e collaboratori diretti e indiretti ha evidenziato che i senior executive donna hanno raccolto almeno il 10% in più di consensi rispetto agli omologhi uomini.
Ma, allora, cosa hanno in più le donne che rivestono ruoli di comando rispetto agli uomini?
Se lo sono chiesto due studiose, Sharon Hadary e Laura Henderson, al termine di una approfondita indagine sul campo, scaturita poi nella stesura di un saggio molto interessante: “How women lead”.
How women lead
The 8 Essential Strategies Successful Women Know
di Sharon Hadary, Laura Henderson
pagine 272
Editore McGraw-Hill
Anno 2012
Qui di seguito, riportiamo i sei punti di forza che caratterizzano lo stile di comando delle donne e che rappresentano la loro caratteristica vincente.
1. Per le donne leader, prima di tutto ci sono i valori
Le donne che in un’azienda rivestono qualifiche importanti, che richiedono responsabilità e capacità decisionali, hanno sempre ben presenti alcuni valori fondamentali (correttezza, serietà, linearità, senso della professionalità) e soprattutto sanno rispettarli in ogni circostanza, traducendoli concretamente in operatività quotidiana con massima coerenza. Questi valori sono la lente attraverso la quale possono esaminare e giudicare la realtà e, in tal modo, determinare la loro azione sia negli affari che nel privato, sia nelle decisioni di tutti i giorni che di fronte alle grandi scelte strategiche.
2. Le donne leader sono olistiche
La visione del mondo che ha una donna è olistica. In altri termini, la loro prospettiva è multiforme. Sanno dare il giusto peso al successo senza perdere di vista i vari aspetti della vita, la carriera, la famiglia, gli interessi personali. Questa loro visione facilita anche la soluzione dei problemi che devono affrontare, in quanto permette di andare ben al di là di numeri, dati, fredde valutazioni e mette in campo gli aspetti che riguardano i valori basilari, la visione d’insieme, la cultura, le relazioni umane. Cose che spesso gli uomini trascurano, anche colpevolmente.
3. Caratteristiche precipue delle donne leader: comprensione e collaborazione
Una delle doti più importanti della donna è la facilità a costruire solide relazioni lavorative all’interno dell’azienda a ogni livello, sia con i pari grado che con i dipendenti, i clienti e i fornitori. Sono abituate a incoraggiare lo scambio di opinioni tra i vari partecipanti alle riunioni e riescono a sintetizzare le idee sulle quali si discute, trovando una soluzione comune e condivisa. La donna non assume posizioni gerarchiche pregiudiziali nel valutare o favorire le idee nuove. In altri termini, non conta il ruolo di chi le ha proposte, conta solo la loro reale efficacia e funzionalità. Quindi, le donne non spingono perché la loro idea prevalga sulle altre, ma cercano la soluzione migliore, indipendentemente da chi l’abbia formulata. Insomma, per la donna il potere in genere è un mezzo non un fine.
4. Le donne leader sanno ascoltare
Le donne che occupano posizioni di leadership sanno quanto sia importante dedicare tempo alla consultazione dei propri collaboratori, quando è necessario prendere una decisione importante. Sanno che è indispensabile coinvolgere sia coloro che devono elaborare il progetto in astratto sia coloro che dovranno concretamente realizzarlo (dipendenti, clienti e fornitori). Non solo. Le donne hanno un atteggiamento decisamente più elastico degli uomini: sono disposte a considerare eventuali alternative al progetto, né si sentono sminuite se devono rielaborarlo, ma lo fanno senza mai perdere di vista l’obiettivo finale. Questa prassi, in genere, favorisce scelte più ponderate, oltre a una riduzione dei tempi decisionali.
5. Le donne leader sanno creare condivisione
Lo spirito che anima le donne che raggiungono posizioni di vertice nelle aziende è improntato a un senso altruistico molto spiccato. In cima ai loro obiettivi c’è qualcosa che trascende la loro singola persona e che rappresenta al contrario il bene della collettività e, quindi, della stessa impresa. La priorità viene sempre posta dalla donna leader sui valori e sulla visione condivisa degli obiettivi che non sono mai individuali o di reparto. In questo modo, è più facile per loro far capire ai dipendenti come ognuno possa contribuire al successo dell’azienda e quanto ci si aspetti da lui perché ciò sia ottenuto, al di là delle pur giustificate aspirazioni e ambizioni personali.
6. Le donne leader sanno valorizzare i propri collaboratori
I sondaggi, messi a punto dalle numerose ricerche svolte sul tema, confermano che i dipendenti credono che i leader donna abbiano molte più possibilità rispetto ai loro colleghi maschi di capire e interpretare le loro reali esigenze. Saprebbero riconoscere, infatti, più facilmente il potenziale lavorativo di ognuno di loro e sarebbero in grado di aiutare a svilupparlo, tenendo conto di alcune variabili personali e umane, di solito trascurate dagli uomini. Questa maggiore sensibilità aiuterebbe di conseguenza ad accrescere la fiducia dei collaboratori nell’establishment e rafforzerebbe il loro impegno quotidiano nell’attività di business. Naturalmente, con queste affermazioni non si vuole dire che lo stile di management al femminile sia meglio di quello maschile, a prescindere. Ognuno è depositario di caratteristiche importanti che favoriscono il successo di un’azienda. Individuarle, però, e riconoscerle è utile e importante perche in una economia sempre più competitiva e globale, occorre utilizzare tutti gli strumenti a disposizione e gli stili di comando per creare organizzazioni sempre più redditizie, agili e pronte a cogliere ogni opportunità offerta dal mercato.