Cervello –
Contante – Cuore – Cultura a cura di Franchising
Nord
Prendi un portale dedicato al
Franchising con oltre 90.000 iscritti. Chiedi a tutti delle loro
aspirazioni. E viene fuori non solo la graduatoria degli elementi
sui quali i futuri Franchisee basano le loro scelte, ma anche per
quali candidati le reti in Franchising in Italia devono imparare a
diventare più attraenti. Ecco i dati una recente serie di indagini
condotte nel corso dell’anno 2011 da BeTheBoss e QUiCKFairs® fra
gli aspiranti Franchisee.
Emerge un quadro di persone
responsabili, che ponderano le loro scelte con criterio, che
vogliono prendere il loro futuro nelle proprie mani – in breve: il
meglio dell’Italia. Infatti, una su due persone che valutano
l’opportunità di mettersi in proprio con il Franchising lo fa
perché cerca lavoro. E questo numero sale addirittura a quasi tre
su quattro, quando si parla con imprenditori che si sono
recentemente affiliati ad una rete in Franchising.
|
|
Le prospettive
economiche
Tre su quattro potenziali Franchisee segnalano le prospettive
economiche come uno dei fattori fondamentali nella
decisione.
E sono ancora le prospettive economiche che più frequentemente
inducono un candidato a dire “no” ad un Franchisor con cui sta
negoziando l’affiliazione: tre su cinque imprenditori che hanno
abbandonato una trattativa nominano una mancata congruenza fra le
prospettive economiche e l’investimento richiesto come motivo per
la rinuncia.
L’investimento richiesto
Prevalgono, sui parametri finanziari e contrattuali, il livello di
investimento richiesto e le condizioni contrattuali come criteri
più sensibili nella valutazione delle offerte. È interessante
osservare che per i candidati in trattativa l’investimento
richiesto è in pole position (quasi due su tre), mentre lo sono le
modalità contrattuali (tre su cinque) per chi non è ancora in una
fase così avanzata nel processo decisionale.
Gli interessi personali
Una delle osservazioni forse più interessanti da fare sui risultati
dell’indagine è il ruolo degli interessi personali nella scelta
delle decisioni dei futuri Franchisee. I candidati li reputano più
importanti che la propria formazione e esperienza professionale.
Non è difficile da interpretare: chi investe i propri soldi e sta
per fare una scelta di vita, che indubbiamente è il mettersi in
proprio, vuole occuparsi di qualcosa che l’appassioni. In questa
ottica non è sorprendente osservare che questo divario è ancora più
evidente per chi è in fase di trattativa concreta di affiliazione.
La preparazione professionale Dall’analisi socio-culturale inoltre,
per dirlo in termini “leggeri”, emerge che il mondo dei Franchisee
è più professionale, più maturo e meno laureato della media
Italiana, tendenza ancora più marcata fra coloro che si sono messi
in proprio nel corso dell’anno 2011. È stato interessante per il
team dei ricercatori di BeTheBoss e QUiCKFairs® notare infatti il
divario della percentuale di laureati fra chi si interessa per
un’attività in Franchising e chi invece si affilia. È,
evidentemente, uno specchio dell’attuale situazione in Italia in
cui le aziende non assumono chi esce dall’università. In ogni caso,
emerge che le aziende che puntano per il loro sviluppo sul
Franchising ed i giovani che escono dalle università e vogliono
mettersi in gioco trovano ancora raramente il loro punto di
incontro. Ed è questa la mission di Franchising Nord.
www.fieradelfranchising.it
Fonte: Beesness
|