Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
Il tasso di disoccupazione in Italia, soprattutto quello
giovanile (44,3% ad agosto 2014), è tra i più alti in Europa, ma se
questo dato preoccupa senza tuttavia destare stupore, ciò che
sorprende è sapere che nel nostro paese sono tantissimi i
posti di lavoro vacanti perché mancano le professionalità ricercate
oppure perché domanda e offerta non riescono a trovare un punto
d'incontro.
Ciò è quanto emerge dallo studio della CGIA (Associazione artigiani e
piccole imprese) di Mestre, che ha analizzato i dati del rapporto
periodico stilato da Unioncamere e Ministero del Lavoro. Secondo lo
studio, [vedi ricerca] i posti di lavoro che resteranno
scoperti quest'anno in Italia saranno ben 85.000, un numero
importante che risulta tuttavia dimezzato rispetto ai 17.600 del
2009.
Se prima le figure introvabili erano quelle a carattere
prevalentemente artigianale e caratterizzate da un'elevata abilità
manuale, come falegnami, acconciatori ed estetisti, oltre a
infermiere e ostetriche che si confermano ancora oggi difficili da
trovare, nel 2014 pare esserci scarsità di lavoratori
altamente specializzati, soprattutto nel settore dell'informatica:
analisti e progettisti di software, tecnici programmatori e
ingegneri energetici/meccanici, sono diventati profili
professionali irreperibili al giorno d'oggi. È evidente
quindi come ci sia stata una profonda trasformazione del mercato
del lavoro in questi ultimi anni, sia nella domanda che
nell'offerta. Le cause del disallineamento, sottolineate anche dal
segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi, sono molteplici e sotto
gli occhi di tutti: da una parte le aziende continuano a denunciare
un inadeguato livello nelle competenze dei candidati per quanto
riguarda i settori tecnologici ad alta specializzazione, dall'altro
quand'anche le competenze del candidato combacino con le richieste
dell'azienda, è l'offerta economica o contrattuale
a non essere in linea con le sue
aspettative, spingendolo a rifiutare la proposta
lavorativa. Infine un altro elemento che ostacola l'incrocio tra
domanda e offerta riguarda i metodi obsoleti di ricerca del
personale a cui si affidano ancora oggi molte aziende
italiane, che continuano ad utilizzare canali come le
solite conoscenze o il passaparola, che
inevitabile non consentono di giungere ad una selezione efficace
della risorsa ricercata.
Ecco nel dettaglio le 10 posizioni di lavoro più ricercate
in Italia nel 2014: