Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
Già il sottotitolo mette in evidenza i due principali aspetti del mettersi in proprio:
- creare una nuova impresa
- entrare in un network di altri imprenditori, che hanno deciso di affidarsi a un marchio conosciuto dal pubblico.
Si assiste all’inaugurazione di nuove vetrine nelle vie commerciali delle grandi città, nelle cittadine di provincia e nei centri commerciali. Non solo locali per la vendita di beni e prodotti che, generalmente, sono situati a livello strada per avvicinarsi ai consumatori italiani, ma anche centri che offrono servizi di ogni genere che possono non avere l’esigenza di essere visibili.
> per il neo-imprenditore, assicurarsi un’attività con una più alta probabilità di successo rispetto all’apertura di un negozio con una propria targa identificativa, sconosciuta nel mercato. Una indagine americana ha rilevato che il 90% dei punti vendita in franchising è ancora aperto dopo cinque anni.
La decisione di mettersi in proprio può compromettere il futuro del neo-imprenditore se il processo di start-up non è sufficientemente studiato, programmato e realizzato. E’ un compito molto delicato per cui si devono prendere tutte le precauzioni possibili e valutare le difficoltà legate alla creazione d’impresa. In breve, prepararsi ad iniziare una nuova impresa vuol dire: scegliere il tipo di attività da sviluppare, aprire una società che gestirà il business, definire il progetto economico, selezionare un piccolo numero di franchisor da contattare per poi arrivare alla firma del contratto di franchising.
Per chi vuole entrare in una rete di franchising il primo passo da fare è quello di scegliere il tipo di attività futura.
Nel settore franchising possiamo identificare varie attività:
(ad esempio: abbigliamento, articoli per ufficio, articoli di
pelletteria, cosmesi, parafarmacia, gioiellerie, informatica,
librerie, arredo, ottica, ecc.). In questo settore, l’investimento
è di un certo rilievo e deve essere sostenuto dal futuro affiliato.
Se pensate di aprire un punto vendita di borse e articoli di
pelletteria, per esempio, è necessario ricercare un locale che si
trovi nell’”open point” del franchisor (normalmente l’o.p. si
identifica con un’area geografica più o meno vasta, una via di
città, un quartiere, una località, ecc.). Una volta trovata la
location (o ubicazione), dovete chiedere l’approvazione del
franchisor quanto a posizione, esposizione, superficie, ecc. Poi è
necessario reperire le fonti di finanziamento per sostenere i costi
di start-up, l’acquisto della licenza amministrativa - se del caso
-, l’arredo del negozio, l’acquisizione del primo assortimento
della merce da vendere, l’installazione di tutte le attrezzature
gestionali (pc, registratore di cassa, ecc.), il pagamento
dell’affitto del locale, l’assunzione del personale di vendita,
senza dimenticare che, prima di arrivare a regime nell’operatività,
dovete far fronte alle spese correnti della vostra sfera
familiare.
Da notare che, oggigiorno, molte insegne dell’abbigliamento e della
moda concedono facilitazioni con la formula del conto vendita: la
merce sugli scaffali, di proprietà del franchisor, è saldata
dall’affiliato dopo la vendita al cliente. Tenete presente che per
aprire un punto vendita dovete attivarvi con le pratiche
amministrative presso le autorità locali che normalmente comportano
perdite di tempo ed energia.
Normalmente, le attività che riguardano la vendita e offerta di servizi richiedono un investimento più ridotto e le pratiche amministrative sono più snelle. Tra i settori del franchising dei servizi citiamo: agenzie immobiliari, agenzie viaggi, asili, centri estetici, formazione e consulenza, internet e telefonia, lavanderie, parrucchieri, ecc.). Due settori che sono catalogati come “servizi” - la ristorazione e gli alberghi - richiedono investimenti iniziali che mediamente sono più alti.
Il master franchising è una operazione commerciale tra due imprese in base alla quale una, l’affiliante, concede ad un'altra, l’affiliato (o master franchisee), dietro corrispettivo finanziario diretto o indiretto, il diritto di sfruttare un sistema di franchising allo scopo di stipulare accordi di franchising con terzi, gli affiliati. Questo tipo di collaborazione è utilizzato per importare sistemi di franchising stranieri. Come si può capire, queste operazioni comportano un esborso di denaro anche importante per pagare la licenza estera e il know-how straniero.
Molto importante è la definizione del piano d’impresa e del conto economico previsionale i cui parametri devono essere in linea con la vostra situazione finanziaria o con le possibilità di finanziamento bancario o con i finanziamenti statali o regionali.
E’ poi necessario tenere presente che l’apertura di una ditta individuale o di una società (S.r.l., S.n.c., S.a.s., ecc.) è preliminare a qualsiasi inizio di attività commerciale. La costituzione di una società comporta il passaggio da un notaio e la successiva iscrizione alla Camera di Commercio, apertura della partita I.V.A., ecc. (dal 29 Agosto 2012 è disponibile la Srls o Srl semplificata - ad un euro per gli under 35 - leggi approfondimento qui: Srls )
Approfondimento: Come scegliere un Franchisor
Presa la più corretta e realistica decisione sui punti sopra evidenziati, non rimane che procedere per fasi successive e ricercare e identificare i migliori sistemi di franchising adatti a voi. Contattare le aziende franchisor implica una serie di passi successivi che riciedono tempo e pazienza. Vi suggeriamo quindi delle linee guida che vi potranno essere utili per le attività di contatto.
Il franchising è una realtà commerciale abbastanza recente,
cresciuta nel passato con iniziative qualche volta non propriamente
corrette. L’affermazione del franchising etico è abbastanza
recente: l’emanazione della legge n. 129 del 2004 ha sancito
l’introduzione di normative precise a cui devono uniformarsi tutte
le iniziative prima di essere lanciate nel mercato italiano. La
conoscenza delle norme contenute nella legge – semplice, chiara e
di facile lettura – è la premessa per procedere ai contatti con i
vostri futuri partner.
Suggeriamo anche la lettura di un libro, disponibile nelle migliori
librerie sui vari siti Internet per l’acquisto di libri, dal titolo
“Come mettersi in proprio con il franchising” di Giuseppe Bonani
edito dalla Franco Angeli di Milano.
Lo studio dell’andamento del mercato deve essere da voi monitorato sia a livello nazionale che locale (non dimenticate che voi avrete la responsabilità di un’area anche se limitata). Cercate presso fonti esterne (Camere di Commercio, associazioni dei commercianti, ecc.) anche le proiezioni a breve e lungo termine dei prodotti di vostro interesse. E’ un lavoro lungo, ma che potrebbe evitarvi errori grossolani.
In Italia ci sono tre associazioni del franchising che possono
fornire informazioni sui franchisor associati. Può essere anche
utile contattare società specializzate nella consulenza di
franchising che operano in Italia.
Queste linee guida sono la necessaria premessa del passo successivo
del futuro affiliato: l’utilizzo dei canali di ricerca per la
ricerca del miglior partner:
a) Canali di ricerca tradizionali
b) Canali di ricerca avanzata online
c) Canali di ricerca personali
I media offline sono rappresentati dai periodici specializzati (AZ Franchising e Millionaire), dal Repertorio dei Franchisor edito dall’Assofranchising, dai quotidiani economici (e i loro inserti speciali), dai periodici economici (Mark Up e Largo Consumo), dai grandi quotidiani italiani, dalla free press, dalla radio e dalla TV.
Il canale Internet, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo importantissimo per mettere in contatto i candidati all’affiliazione con i franchisor che ricercano affiliati o su tutto il territorio nazionale o in determinate regioni del paese.
I canali personali sono rappresentati dalle manifestazioni fieristiche, dai contatti con i franchisor prescelti e con i relativi franchisee:
Dopo questo lungo percorso di approfondimento della formula e di avvicinamento al franchisor, non vi rimane che richiedere copia del contratto di franchising e, dopo le opportune verifiche sui suoi contenuti (ricordatevi di leggere cosa dice la legge sulla trasmissione del contratto ai futuri franchisee), aiutati anche da un parere di un esperto, potete apporre la vostra firma e iniziare così la vostra attività imprenditoriale.