Manuale Operativo Franchising
Per chi è: Ideale per franchisor, il...
Questo lavoro di ricerca nasce dall’esigenza di verificare –
partendo dall’esperienza concreta degli operatori – se e come il
franchising sta reagendo in questo periodo di grande criticità per
l’economia italiana.
E’ con estrema soddisfazione che Confimprese e BeTheBoss presentano
oggi i risultati di questo sondaggio effettuato nel luglio 2012 su
un campione di circa 1200 tra franchisor, franchisee e potenziali
franchisee da cui emergono sia la difficoltà ad operare senza un
appoggio concreto e un riconoscimento ufficiale da parte del
Governo sia le loro proposte allo stesso per sostenere lo
sviluppo.
Il franchising è una formula distributiva innovativa, le cui
potenzialità in termini di crescita economica per il sistema Paese
sono ancora poco sfruttate dagli operatori e ancor meno conosciute
dagli interlocutori istituzionali.
Per questo motivo le nostre tre realtà continueranno a
rappresentare al Governo la necessità di un supporto alle imprese
che operano in franchising, conferendo credibilità al settore. Solo
se le istituzioni competenti percepiranno le potenzialità del
settore, questo potrà sperare di trovare maggior attenzione anche
da parte del mondo del credito, leva fondamentale per sostenere lo
sviluppo di nuova imprenditorialità.
L’auspicio è che questo lavoro di ricerca possa costituire un
ulteriore contributo all’accreditamento politico istituzionale del
sistema franchising, presupposto indispensabile per la
crescita.
In Italia la formula del franchising ha ancora molto spazio di
crescita, basti pensare che negli Stati Uniti c’è un negozio in
franchising ogni 389 abitanti, in Italia uno ogni 1.125 abitanti. E
specialmente in tempi di crisi, gli imprenditori hanno bisogno di
sviluppare un business la cui formula sia consolidata.
A tale proposito auspichiamo che quanto prima il franchising possa
avere interlocutori istituzionali stabili e dedicati, con cui le
imprese possano confrontarsi per dare solidità al settore e
accelerarne lo sviluppo.
Francesco Montuolo
Executive Vice President Confimprese
La crisi economica e finanziaria mondiale scoppiata nel 2008 si
è ripercossa violentemente anche nel nostro Paese. Le imprese
italiane sono state quelle che più hanno risentito del fenomeno
globale creando un aumento della disoccupazione. I consumi hanno
risentito di questa situazione mettendo ulteriormente in difficoltà
non solo l’apparato industriale italiano, ma anche la distribuzione
commerciale. I giovani e le persone sui 40/50 anni espulse dalle
imprese hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del
lavoro.
Il settore che sembra risentire meno di questa crisi - che sembra
non avere fine - è il franchising che coinvolge soprattutto piccole
e medie imprese in ogni città, in ogni quartiere, sia al nord che
al centro sud della Penisola. I franchisee svolgono un ruolo
importante sia in termini di punti di vendita – che devono essere
aperti con le insegne riconosciute e affermate del franchisor – che
di personale da assumere, tanto che il franchising in tutto il
mondo è considerato un creatore di posti di lavoro. Il Governo
Monti sta portando aventi una politica di sviluppo, ma l’attuazione
di decisioni che portino allo sviluppo delle Pmi è appena
iniziato.
Il Franchising in Italia è un canale di vendita con numeri molto
significativi, sebbene ancora poco conosciuti anche a molti addetti
ai lavori. In Italia rappresenta circa 22 miliardi di euro di
fatturato, 186 mila addetti e 54 mila punti vendita (Rapporto
Assofranchising 2011) e continua a generare risultati positivi.
Un dato confortante se si considera che nel solo primo trimestre
2012 il saldo tra iscrizioni e cessazioni di nuove imprese nel
commercio è pari a -8.671 (Rapporto Infocamere 1° trimestre 2012).
Il franchising non solo genera nuova occupazione tra i giovani, ma
offre anche l’opportunità di ricollocamento alle risorse
fuoriuscite volontariamente o meno dal mercato del lavoro, il tutto
in condizioni di maggiore sicurezza rispetto all’avvio di
un’attività imprenditoriale in autonomia. Sono numerosi anche i
casi di imprenditori che, nell’attuale contesto di crisi dei
consumi, riconvertono in franchising le proprie attività
commerciali per poter beneficiare della forza e del know-how di un
gruppo consolidato.
Nell’attuale contesto di crisi economica che ha investito
trasversalmente molti settori merceologici e di servizi a livello
globale, con forti contrazioni nei consumi e ricadute a volte
drammatiche (fallimenti, cassa integrazione, ristrutturazioni
aziendali), il franchising ha dimostrato dinamismo e capacità di
tenuta, mettendo a frutto capacità commerciali distintive,
riorganizzandosi al proprio interno, anche sfruttando a proprio
vantaggio alcuni effetti negativi della crisi.
Fornire dati aggiornati, storici e di previsione del prossimo
futuro, su un campione rappresentativo dell’universo delle azioni
franchisor in Italia e delle relative reti, è certamente
importante.
Il sondaggio svolto da Confimprese e BeTheBoss vuole, infatti,
essere non solo un contributo utile e concreto a quanti operano nel
settore franchising, ma anche una richiesta di istanze precise per
un settore che ha già dimostrato di voler percorrere la strada
delle libera concorrenza e della trasparenza del mercato.
Giuseppe Bonani