Il sistema di
relazioni tra imprese bancarie e imprese degli altri settori
produttivi si è storicamente determinato in larga misura a riflesso
di alcune specificità del sistema industriale italiano: la piccola
dimensione delle imprese, la specializzazione in settori
tradizionali, a basse economie di scala e ridotto impiego delle
nuove tecnologie, una struttura proprietaria di tipo
prevalentemente familiare e a limitata contendibilità, e una
struttura finanziaria caratterizzata dall'alto ricorso
all’indebitamento bancario. Nel corso degli ultimi anni il rapporto
tra impieghi bancari e PIL ha registrato un continuo trend
crescente. Alla fine del 2006 è di oltre il 90%, con un incremento
di circa 20 punti percentuali rispetto al livello del 1995. Le
banche italiane, rispetto ai valori medi delle concorrenti di
Eurolandia, finanziano di più, in proporzione, le imprese piuttosto
che le famiglie. Al termine di ottobre 2007 i finanziamenti erogati
dalle banche italiane alle imprese sul totale dei finanziamenti
all’economia risulta pari al 63,1%, a fronte di circa il 47%, dalla
media dell’area euro.
Le imprese bancarie stanno modificando con rapidità ed efficienza
il proprio modello organizzativo e di offerta nei confronti del
mondo imprenditoriale adeguandolo alle mutevoli esigenze delle
imprese. Dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio permanente sui
rapporti BancheImprese è emerso, peraltro, come la dinamica su base
annua dei finanziamenti alle imprese è risultata alla fine di
ottobre 2007 pari al +14,8% (il valore più elevato dagli inizi del
2000) che si raffronta al +9,8% di ottobre 2006. Con riferimento ai
finanziamenti in capo ai settori produttivi (imprese non
finanziarie e famiglie produttrici), la ripartizione per macroarea
geografica segnala, secondo i dati relativi a giugno 2007, un tasso
di crescita su base annua nel Nord d’Italia pari al 9,6% (+6,5% a
giugno 2006), allo 15,3% nel Centro (+7,3% un anno prima) e del
13,4% al Mezzogiorno (+9,2% a giugno 2007).
La ripartizione dei finanziamenti bancari in base alla branca
produttiva indica le seguenti evoluzione nel tasso di crescita su
base annua: l’agricoltura una crescita del +5,7%, l’artigianato un
incremento del +4,2%, il commercio ed alberghiero un incremento del
+7,7%, l’edilizia una variazione positiva del +16,1% e l’industria
ed i servizi industriali hanno manifestato una variazione del
+8,6%. Le indicazioni fornite dal rapporto tra i finanziamenti
effettivamente utilizzati e quelli accordati si colloca, nel giugno
2007, per l’industria ed i servizi industriali al 57,2% (57,2% a
giugno 2006), per il commercio ed alberghiero al 62,7% (63,5% a
giugno 2006), al 70,5% per l’edilizia (69,6% a giugno 2006), al
67,5% per l’artigianato (68,5% a giugno 2006) ed all’81,8% per
l’agricoltura (82,4% a giugno 2006). Elementi questi che
testimoniano come l’allocazione del credito non registri
tensioni.