Il marchio, nato sulla Rete, passa dalle vendite online a quelle "fisiche" scegliendo però sempre la via dell’originalità e dei prodotti personalizzati
Sempre più spesso le piccole
griffe, come i grandi nomi della moda, aprono il loro sito di
commercio elettronico dopo anni di tradizionale attività. Più
raramente succede il contrario. E cioè che chi è partito con un
virtual store decide di aprire fisicamente un negozio. E’ il caso
di Bstripe (www.bstripe.com), marchio milanese di abbigliamento
personalizzato, che inaugura in questi giorni il suo primo negozio
reale nel cuore di Milano. Del resto quelli di Bstripe sono degli
originali. In tutto. A cominciare dall’età dei fondatori. Achille
Balestrini e Francesco Invernizzi hanno infatti appena 28 anni. Un
paio di anni fa i due hanno deciso di lanciare una linea di
abbigliamento e lo hanno fatto a modo loro: proponendo
esclusivamente capi personalizzati (con un nome o una sigla) e
collezioni basate su edizioni limitate nei numeri e nel tempo. Per
essere esatti non più di 50 pezzi per modello. Balestrini, che in
realtà è architetto ed è l’ideatore di Bstripe, ha disegnato le
prime collezioni e Invernizzi si è occupato della parte web.
Felpe, polo e magliette sono il loro pezzo forte. «Ho disegnato una
mia linea pensando a quello che avrei voluto indossare e che non
trovavo da nessuna parte — spiega Balestrini — perché nei negozi
domina uno stile troppo gridato e colorato, io volevo qualcosa di
sportivo ma anche elegante e pulito». Altra caratteristica è il
made in Itali 100%: «Tutti i prodotti sono realizzati interamente
in Italia, con tessuti e accessori italiani perché questa è la
nostra filosofia aziendale».
E il pubblico si è prontamente innamorato, le vendite in rete sono
andate a ruba e i fondatori hanno deciso di tentare un’ulteriore
avventura. Quella del negozio fisico. Anche in questo caso con
qualcosa di diverso e originale. Quello di Bstripe sarà infatti un
temporary store, e cioè uno spazio progettato con l’ambizione di
far conoscere e testare con mano l’originalità e la qualità dei
capi. Ma non per sempre. Tempo di vita previsto? Dal 15 novembre al
31 gennaio. La prima sede sarà a Milano (in Via De Amicis 53) ma
poi l’obiettivo è di riuscire a girare in altre città italiane.
«Nei primi mesi non avevamo alcuna pubblicità tranne il
passaparola, il fatto d’indossare noi stessi le creazioni Bstripe e
il desiderio di comunicare una nuova filosofia del vestire che
affidi alla moda il racconto della propria personalità — aggiunge
Balestrini — lo abbiamo realizzato con linee semplici ed eleganti,
vivaci accostamenti di colore e la possibilità di lasciare il
proprio segno su una banda, stripe in inglese, ricamata con un
nome, una sigla o anche una data personalizzata». Una sorta di
versione sportiva delle tradizionali iniziali ricamate sulle camice
dei manager.
Per un paio di collezioni i due giovani imprenditori si sono
rivolti anche al pubblico femminile, ora hanno fatto una pausa con
l’idea di riprendere con un prodotto anche in questo caso molto
mirato. «Vorrei offrire alle ragazze lo stesso livello di prodotto
che ho pensato per i miei coetanei maschi — precisa Balestrini — ma
ovviamente l’identificazione non è così semplice quindi sto pensano
a una soluzione ad hoc». E non è l’unica ipotesi di ampliamento del
business. «Vogliamo arrivare anche all’estero — precisa lo stilista
— abbiamo avuto qualche primo ordine dall’America ma, soprattutto,
stiamo per chiudere un accordo con una catena di mool giapponesi
per vendere in più città del Giappone». Al momento l’ecommerce di
Bstripe funziona sia per i privati che per i negozi di tutta
Italia, da Palermo a Bologna.
IRENE MARIA SCALISE