CIBUS: E' l'export la carta vincente dell'agroalimentare italiano

Data

mag 07, 2008

(AGI) - Parma, 6 mag. - E' l'export la carta vincente dell'agroalimentare italiano, anche per il prossimo futuro.
Assieme ai nuovi stili di consumo che si vanno imponendo sul mercato, ai prodotti innovativi e ai due target di consumatori emergenti - i single e gli immigrati - e' la carta che giochera' la ripresa del settore nel 2008. E proprio l'export - che ha segnato un incremento del 7% nel 2007, fissandosi a quota 18 miliardi e registrando una sostanziale conferma rispetto all'anno precedente - e' stato il tema al centro dell'intervento del Presidente di Federalimentare, Giandomenico Auricchio, nel corso dell'assemblea annuale pubblica a Cibus, la fiera internazionale dell'Italian Food in corso a Parma.
L'incidenza del fatturato export su quello complessivo del settore ha toccato il 16%, guadagnando piu' di mezzo punto rispetto all'anno precedente. "Si puo' cominciare a dire - ha commentato Auricchio - che il raggiungimento dell'incidenza media comunitaria del 18% non e' poi cosi' lontano. Un obiettivo che potrebbe essere raggiunto nell'arco del prossimo quinquennio".Per il Presidente di Federalimentare, il 2007 e' stato un anno difficile, a causa della crisi del potere d'acquisto degli italiani e dei consumi, ma il settore alimentare ha saputo rispondere con una reazione d'orgoglio.
L'industria alimentare - che ha segnato una flessione dell'1,5% sui consumi - si e' confermata il secondo comparto manifatturiero nazionale con 113 miliardi di euro di fatturato, 6.500 aziende sopra i 9 addetti, 400.000 occupati . Spunti interessantisono venuti da prodotti "innovativi" come gli "ortaggi di IV e V gamma", ( +2,2%, ) gli "ortaggi surgelati",( +1,7%), i "sostituti del pane", col +3,5%, gli "yogurt e dessert", col +3,8%. In controtendenza, rispetto alla generalizzata flessione dei consumi, alcuni prodotti "classici", come l'olio extravergine di oliva, che ha segnato un +1,8% e come i vini Doc, Docg e Igt, che sono riusciti a tenere in Italia e crescere all'estero. "Frutto anche della dinamicita' di due target di consumatori emergenti - ha ricordato Giandomenico Auricchio - come i single e gli immigrati, che hanno sostenuto i 4 carrelli di spesa con maggiori performance di crescita negli ultimi mesi: + 25%-30% in 4 anni. Parliamo dei carrelli dei prodotti pronti, etnici, salutistici e di lusso". (AGI)