Sulla scia delle pratiche Usa sta cambiando anche in Italia, seppure lentamente, il modo di erogare servizi sanitari. Apripista di questa nuova tendenza è, come spesso accade, la città di Milano. Le visite specialistiche si stanno trasformando sempre più in un bene di consumo come tanti altri e le nuove strutture sanitarie si inseriscono tra quelle pubbliche e private, rappresentando, spesso, un’alternativa di prestazioni di qualità elevata e a un prezzo contenuto e calmierato. E’, ad esempio, il caso del poliambulatorio Sant’Agostino che ha aperto i battenti tre anni fa e può contare su un team di 150 operatori sanitari per 38 specialità. Recentemente, ha inaugurato un centro dedicato alla psicoterapia e, dato il caro sedute, rappresenta un’opportunità non trascurabile per i cittadini milanesi. Oltre a potere usufruire di tecnologia all’avanguardia e di tempi di visita adeguati, i medici ricevono una remunerazione superiore a quella erogata dal settore pubblico.
Anche la formula del franchising non è da meno in questo
campo di servizi. Accanto ai numerosi centri di assistenza
dentistica, sia italiani sia stranieri, è presente Welfare Milano,
modello di franchising fondato da cooperative sociali. Nel
centro di via Solari opera un’équipe composta da circa 20 medici,
12 fisioterapisti, un osteopata e, infine, 9 dentisti. Si propone
come la nuova medicina territoriale non convenzionata e, grazie
alla propria vocazione sociale, mette al centro la persona con
tutte le sue sfaccettature. Un’altra struttura sanitaria, Medici
Per Tutti, è nata al’interno del Centro Medico Ambrosiano ed è
l’unico ambulatorio che applica la differenziazione delle tariffe
sulla base del reddito. Una sola nota stonata in questo nuovo
panorama: per gli esami di secondo livello e le prestazioni
diagnostiche più sofisticate è ancora necessario fare riferimento
al Servizio Sanitario Nazionale.
www.welfareitalia.eu
Laura Bonani
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