(Milano, 6 maggio 2013) – Tempi lunghi per la ripresa economica.
La crisi morde e mette a dura prova i consumi e le imprese. Le
previsioni Istat non fanno che ribadire il quadro a tinte fosche
che associazioni di categoria come Confimprese dipingono da mesi.
«Confimprese – precisa Mario Resca, presidente
Confimprese – è a favore della libera concorrenza sul
mercato del retail, contraria alle corporazioni, alle lotte di
potere e agli artificiosi lacci e laccioli che legano lo sviluppo.
Lo stimolo a nuove iniziative imprenditoriali in grado di creare
posti di lavoro passa anche attraverso la semplificazione di una
burocrazia estremamente costosa e inefficiente, che di fatto
ostacola lo sviluppo. La continua perdita di posti di lavoro nella
produzione di beni da parte delle imprese industriali potrebbe
essere compensata da una decisa politica di incentivazione
dell’industria turistica, in particolare del turismo culturale, la
cui domanda è in aumento in tutto il mondo e l’Italia ha il
privilegio di essere la meta più ambita. Il nostro Paese era al
primo posto nel mondo per flussi turistici, ora è al quinto e
rischia di scivolare al settimo. Il problema non è quello di dare
più risorse economiche alla cultura, ma di come vengono spese
quelle che già sono state assegnate e quello di investire meglio e
in modo decisivo per stimolare la ricaduta economica che tutela il
nostro patrimonio, fonte di ricchezza per le attuali e future
generazioni. Occorre sviluppare anche la cultura dell’accoglienza
con investimenti infrastrutturali e di comunicazione, che stimolino
quindi il turismo».
Laura Galdabini
Ufficio Stampa Confimprese
Piazza Sant'Ambrogio, 16
20123 - Milano
Cell. 335.4212410
Tel. 02.89013233
l.galdabini@confimprese.it