Il gigante di Redmond ha deciso di aprire una catena di negozi al dettaglio
Chi ha la memoria lunga si ricorderà che già nel 2001 Microsoft
aveva provato ad aprire un proprio negozio a San Francisco per la
vendita diretta dei propri prodotti. Andò malissimo. Eppure oggi ci
riprova, confortata dal successo di Apple che, dopo aver prima
tentato la strada dello store within a store (ovvero aree dedicate
ad Apple all'interno di catene di negozi) ha già aperto 251 negozi
con il proprio marchio sparsi per l'America e il mondo.
MODIFICARE L'ESPERIENZA D'ACQUISTO - La catena di punti vendita
permetterà la vendita diretta dei prodotti del colosso informatico,
per modificare l'esperienza d'acquisto, esattamente come aveva
dichiarato Steve Jobs agli esordi dei propri megastore, quando
chiamò a gestire il progetto l'ex Ceo della Gap. L'intento infatti
è quello di approfondire il rapporto con gli utenti, imparando dal
confronto diretto i loro gusti e i loro desideri. Da una parte c'è
la recessione, che suscita non poche perplessità a fronte di una
decisione del genere, dall'altra però c'è il buon esito della mela
morsicata e l'obiettivo, che potrebbe ripagare gli sforzi, di
avvicinare di più e in modo differente ai consumatori.
LA REGIA DI PORTER - Anche Microsoft chiamerà un personaggio di
punta a gestire i propri negozi: si tratta di David Porter, già
nominato vicepresidente corporate dei Retail Store. Sarà lui a
decidere tempi e logistica dei punti vendita e sarà lui incaricato
di studiare e interpretare i comportamenti dei consumatori. Porter,
già responsabile del merchandising della DreamWorks Animation,
viene da un'esperienza di 25 anni in Wal Mart.
Emanuela Di Pasqua