New York Times gratis sul web ed è boom di utenti

Data

dic 13, 2007

Il New York Times (http://www.nytimes.com)) ha scelto di mettere in rete gratuitamente ogni mattina l'intera edizione cartacea e di aggiornarla continuamente sul sito. E gli utenti unici sono scattati a quota 19 milioni

Quando “rovinarsi” porta bene: il New York Times

L’apertura fa bene ai giornali? Ehi un momento: l’apertura di cui si parla qui somiglia all’affermazione “Buttarsi già dal quinto piano fa bene alle ossa”. Eppure pare che da qualche parte abbiano provato che è possibile.

“Qualche parte” è New York. Anzi il New York Times: secondo gli ultimi dati, resi pubblici da TechCrunch (cui arrivo via Massimo Russo, che svolge anche un utile ragionamento sul tema, dati alla mano) dicono che la “Gray Lady” si è scatenata e sta raccogliendo risultati pazzeschi. In due mesi - settembre e ottobre, i dati di novembre non sono ancora disponibili - il NYT è cresciuto di 7,5 milioni di utenti unici, cioè in cifre assolute da poco più di 11,8 (dato di agosto) a 19.4 milioni di utenti unici su base mensile. Il 64 per cento in più sul risultato di agosto. Un bel salto, no? E che sarà mai successo?

E’ successo che a metà settembre il New York Times ha fatto due cose importanti.

Ha aperto completamente le porte del giornale sul web. Cioè i suoi lettori registrati gratuitamente (ci si registra al New York Times fin dalla nascita del sito) possono leggere on line l’equivalente di tutto quanto esce su carta fin dalle prime ore del mattino. Quelle notizie vengono lavorate dalla redazione - da tempo non c’è più una sostanziale differenza tra la redazione on line e quella off line - e continuamente aggiornate sul sito, con tempestività e accuratezza, il binomio che permette di avere successo. Se non esci in fretta, sulla rete, non sei nessuno. E non scrivere scemenze, ché la gente se ne accorge e son dolori.
In secondo luogo l’editore Sulzberger si è privato di una bella fetta dei suoi guadagni: quasi 10 milioni di dollari. Lo ha fatto abolendo l’offerta denominata Times Select , dentro la quale erano contenuti i commenti degli editorialisti, i loro video commenti, alcune rubriche particolari e specialistiche e l’informazione finanziaria
A questo si aggiunga la decisione di immettere tra i servizi dei giornali un aggregatore di contenuti in tutto simile a quello offerto da iGoogle (www.igoogle.com) e di aprire tutti gli articoli, o quasi, alla possibilità di essere segnalati dai lettori sulle maggiori piattaforme di social networking, come Delicio o Digg.

Scelte da pazzi, è come se un barista offrisse il caffè gratis, contando sul fatto che questo farà correre tanta gente da ogni parte della città e così qualcuno decida di comprare le sue vetrine per farle guardare da quelli che passano. La logica dei pazzi o dei molto saggi. Sta pagando in soldoni.

http://www.repubblica.it/index.html