In un momento di crisi generalizzata dei consumi e del commercio,
il sistema franchising tiene
secondo le proiezioni sull'andamento del settore nel 2008
15 Ottobre 2008 - La tradizionale diffusione delle previsioni sull’andamento del franchising in Italia, in occasione della rituale manifestazione di riferimento Franchising&Trade che si svolge in ottobre a fieramilano (Rho), coincide per un verso con una crescente capacità di coordinamento fra Fiera Milano Expocts, Assofranchising, istituzioni e gli operatori del comparto, per un altro con una situazione congiunturale dell’economia globale e nazionale assai critiche, e aggravata da una crisi finanziaria che è stata anche definita “mai vista a memoria d’uomo”. In questa fase convulsa il commercio non può non vedere contrarre le proprie vendite e la sua ritardata modernizzazione rende il settore del commercio tradizionale particolarmente vulnerabile ed esposto alla crisi dei consumi, con la conseguenza che quest’anno, per la prima volta dal 1998, il saldo fra le chiusure e le nuove aperture di punti vendita al dettaglio fissi si prevede segnatamente negativo.
Come è sempre più noto anche a livello di opinione pubblica, il franchising rappresenta una delle leve principali di modernizzazione per il recupero di efficienza e di competitività nel sistema distributivo e per la riconversione del commercio al dettaglio, salvaguardando il ruolo dei singoli imprenditori commerciali e valorizzandone i vantaggi della collaborazione con l’impresa organizzata. Negli ultimi dieci anni la crescita del franchising è stata robusta e continuativa: molto significativa è la media annua di crescita dei tre indicatori dal 1998 a oggi: l’8,0% di incremento medio annuo del giro d’affari, l’8,0% del numero dei franchisee, il 6,0% del numero delle insegne.
Nella scorsa primavera, nel quadro di un primo semestre che già si rivelava difficile per il commercio italiano, oltre che per l’economia in generale, l’analisi di tendenza elaborata da Assofranchising e rilasciata in occasione della Terza Conferenza Nazionale del Franchising a Milano, già registrava indicazioni per un crescita del settore meno consistente rispetto al passato. I tre principali indicatori segnavano difatti le seguenti previsioni ponderate per fine anno: il giro d’affari un incremento fra il +2% e +5%; il numero dei franchisor una crescita fra +1% e +2%; il numero degli affiliati un aumento fra +3% e +6%.
Si tenga presente che le analisi quantitative e qualitative delle rilevazioni divulgate sono da inserirsi nel quadro di un significativo rafforzamento dell’equipe di studio che collabora con Assofranchising per l’elaborazione del Rapporto Annuale sul settore, e per i suoi rilasci intermedi durante l’anno, che le rendono ancora più affidabili e approfondite. I dati vengono difatti rilevati ed elaborati nell’ambito di un accordo di collaborazione che dal 2008 in avanti mette a sistema l’operato di SDA Bocconi, Osservatorio Permanente del Franchising e Quadrante, la società di consulenza specializzata da anni partner di Assofranchising nell’elaborazione del Rapporto.
In un quadro di “crisi acuta dei consumi” e del commercio che si sono ulteriormente accentuati nella seconda parte dell’anno, l’aggiornamento dei macrotrends riferiti al franchising mostra che i tre principali indicatori del franchising (giro d’affari, insegne operative, punti vendita) si attesteranno a fine 2008 in sostanziale stabilità rispetto al 2007, mantenendo il volume d’affari e registrando con tutta probabilità una crescita, sia pure contenuta, delle reti di vendita. Nello specifico, si prevede per il 2008 una variazione del giro d’affari delle reti fra 0% e 1,5%, delle insegne operative fra 0% e + 2% e dei punti vendita in franchising fra 0% e + 2%.
In una situazione dunque di convulsa crisi dei consumi e del commercio nel 2008, il franchising tiene le posizioni in modo non sorprendente, considerata l’efficacia ormai comprovata della formula dell’affiliazione commerciale.
Questo risultato positivo dimostra in modo tangibile ciò che è noto a livello internazionale: il franchising non solo consente nelle congiunture positive di cogliere meglio le opportunità di crescita e affrontare in modo più efficace la forte competitività dei mercati, ma consente anche di superare meglio le fasi di crisi, anche acute, e di congiuntura negativa. L’alleanza fra singolo imprenditore commerciale e impresa organizzata rappresenta una combinazione vincente sia per lo sviluppo, sia per “tenere duro” nei momenti di difficoltà.
Per quanto concerne la distribuzione territoriale per macro-aree in Italia dei franchisor, le rilevazioni di Assofranchsing e dei suoi partners, con dati aggiornati a settembre 2008, mostrano la seguente articolazione: Nord 59%, Centro 23%, Sud 18%. Nel dettaglio, in Lombardia hanno base il 25,7% delle insegne, mentre nel Lazio il 12,3% e nel Veneto il 10,9%.
Tabelle riassuntive:
Crescita del franchising 1998-2007
INDICATORI |
CRESCITA MEDIA ANNUA 1998-2007 |
GIRO D'AFFARI DELLE RETI |
+ 8,0% |
INSEGNE OPERATIVE |
+ 6,0% |
PUNTI VENDITA IN FRANCHISING |
+ 8,0 % |
Proiezioni per il 2008:
INDICATORI |
MISURA |
2007 |
PREVISIONI 2008 |
GIRO D'AFFARI DELLE RETI |
MLD DI EURO |
21,129 |
0 / + 1,5 % |
INSEGNE OPERATIVE |
NUMERO |
847 |
0 / +2 % |
PUNTI VENDITA IN FRANCHISING |
NUMERO |
52.725 |
0 / + 2 % |