Confimprese e CNCC: La crisi impone nuovi comportamenti. Retailer e centri commerciali a confronto

Data

feb 27, 2013

Nella foto:  Mario Maiocchi, ad Unieuro e coordinatore comitato real estate Confimprese

 

Milano, 27 febbraio 2013 – Dialogo sempre più aperto tra Confimprese e CNCC sulle prospettive di sviluppo degli operatori retail all’interno dei centri commerciali. In data odierna si sono, infatti, riuniti al secondo tavolo di lavoro comune l’associazione di categoria che rappresenta gli interessi degli operatori retail, rappresentata dal consigliere Confimprese Mario Maiocchi, e i delegati del Consiglio Nazionale Centri Commerciali con il presidente Pietro Malaspina. Obiettivo: approfondire il rapporto tra sostenibilità del centro commerciale e sostenibilità del punto vendita che si articola in una analisi degli effort rate su affitti e costi di gestione e della struttura dei contratti per esplorare la possibilità di una maggiore flessibilità; verificare l’efficientamento delle spese di gestione e condominiali; analizzare gli effetti delle aperture domenicali e della liberalizzazione degli orari.

«I retailer associati a Confimprese – spiega Mario Maiocchi, ad Unieuro e coordinatore comitato real estate Confimprese hanno registrato nel 2012 vs 2011 un aumento dell’incidenza delle spese di affitto sul fatturato dello 0,65 % e dei costi di personale sul fatturato di mezzo punto percentuale, con la conseguente erosione di circa metà del proprio margine netto. Considerando alcuni dati CNCC si nota come il 2012 sia stato un anno assai difficile anche per i punti vendita inseriti all’interno di galleria commerciali. In generale le vendite sono calate del 3,2% si per la componente alimentare che non-alimentare. In particolare difficoltà il settore dell’elettronica di consumo (-7,4%) e della cultura, tempo libero, regali (-5,5%). Unica componente a crescere con una certa rilevanza è quella dei servizi (+2,7%)».

Sono stati anche valutati i risultati delle aperture festive e domenicali e le nuove possibili articolazioni degli orari di apertura che tengono conto delle specificità dei mercati di riferimento dei singoli centri. Malgrado i maggiori giorni di apertura, secondo i dati pubblicati da Experian FootFall nel corso del 2012 il numero dei visitatori nelle gallerie commerciali italiane è calato dell’1,8% rispetto all’anno precedente.

«Tale dato – commenta Pietro Malaspina, presidente Cncc – è in controtendenza rispetto al benchmark stilato da alcuni associati CNCC che invece registra un aumento del 3,1% nelle gallerie gestite. Sempre considerando il portafoglio di centri gestito, il numero di giornate di apertura rispetto al 2011 è cresciuto del 2,8%, evidenziando perciò un sostanziale allineamento rispetto all’andamento delle frequenze. Va comunque sottolineato come questo valore sia la sintesi di una situazione assai eterogenea che vede situazioni in forte crescita nel numero di visitatori arrivati oltre il 20% ed altre di maggiore criticità, per cui in taluni casi si sono registrate flessioni vicine al 10%».

 

Laura Galdabini

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