Chi viaggia dovrà
dimenticare la vecchia ricevuta fiscale. Da settembre le spese
dovranno essere certificate con il nuovo documento
Per i lavoratori impegnati abitualmente in trasferte è in vista una
piccola rivoluzione. Infatti la certificazione delle spese di vitto
e alloggio dovrà essere fatta tramite fattura: non sarà più
sufficiente la semplice ricevuta fiscale.
La novità è legata all’entrata in vigore, dal 1° settembre, del
nuovo regime di detraibilità Iva delle spese sostenute per i viaggi
da lavoratori introdotto dalla cosiddetta manovra d’estate.
Le nuove norme consentono una deducibilità integrale per le spese
sostenute quali costo del personale dipendente o dei collaboratori
a progetto.
Il passaggio dalla ricevuta alla fattura è motivato dal fatto che
il documento certifica la spesa con indicazione separate dell’Iva,
permettendo all’impresa di annotare la spesa sul registro delle
fatture d’acquisto e consentendo la detrazione della relativa
imposta.
Il documento va intestato direttamente all'impresa per la quale il
dipendente o il collaboratore sta sostenendo la spesa.
L'intestazione deve essere completa e deve riportare, oltre alla
denominazione o la ragione sociale, anche il domicilio fiscale del
committente.