(Milano, 12 luglio 2013) – Si prolunga l’andamento negativo dei
centri commerciali anche per il mese di giugno. Secondo Confimprese
Lab-Nielsen la flessione del mese è pari al -3,56% a valore e a
parità di rete sullo stesso mese 2012, mentre la proiezione del
primo semestre al 30 giugno fa segnare addirittura il –3,71%.
L’area 1 registra un calo del -3,85% sia nel mese sia nel semestre,
segno che sul consuntivo pesano anche i risultati della Lombardia,
dove c’è una forte concentrazione di centri commerciali.
«Se fino a qualche tempo fa – spiega Mario Resca, presidente
Confimprese – si parlava di desertificazione dei centri storici,
oggi corriamo il rischio di assistere a un analogo fenomeno anche
nei centri commerciali. Nelle gallerie ci sono tanti negozi vacant
dovuti ad affitti troppo alti, che i retailer non riescono più a
sostenere. Il nostro dialogo con il CNCC va proprio in questa
direzione, con l’auspicio che si possa arrivare a una
razionalizzazione delle spese e a una maggiore flessibilità nei
rapporti economici e contrattuali. La leva promozionale non basta
più, il cliente chiede servizi ed emozioni, quindi è necessario
conoscere le aspettative dei consumatori del singolo centro, oltre
a un maggiore coordinamento tra retailer e direzione del
centro».
Da notare che le altre 3 aree archiviano sia il mese sia il
semestre con il segno meno. A soffrire maggiormente l’area 4
(Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia)
con -7,38% in giugno, -7,08% nei primi sei mesi.
Laura Galdabini
Ufficio Stampa
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