Prof. Leonardo Buzzavo su "Brandy"

Data

giu 04, 2015

Feher & Feher Consulting

Data

giu 04, 2015

Leonardo Buzzavo, docente di Imprenditorialità e Strategie all'Università Ca' Foscari Venezia, ha maturato due decenni di esperienza nell'area di strategie di marketing, retail e innovazione digitale con particolare riferimento al settore automotive. È Coordinatore Tematico di Automotive Dealer Day, evento b2b leader in Europa dal 2003 promosso da Quintegia, la società di cui è co-fondatore e Presidente.

Brandy è il nuovo evento pensato come ecosistema di business per i marchi lifestyle, ovvero in tutti i settori in cui le aziende puntano a valori simbolici e a connessione emotiva con il cliente. Brandy si svolgerà a Milano il 7 e 8 ottobre 2015 e si concentra su temi di lifestyle branding, strategie retail e innovazione digitale.

Abbiamo posto al Prof. Leonardo Buzzavo alcune domande sulla nuova iniziativa che Quintegia lancerà a Milano il prossimo ottobre.

Quintegia, la società che lei presiede, dal 2003 organizza ogni anno l'evento "Automotive Dealer Day", ci vuole spiegare gli scopi di questo evento b2b?

Nel settore auto esistevano molti eventi di prodotto, ma mancava un evento in cui mettere a fuoco le strategie di collegamento tra brand, reti e mercato e in cui costruire un'area business densa di soluzioni di business per gli operatori. Il focus passa dal prodotto all'innovazione di business e al networking. Una caratteristica importante dell'evento è di rivolgersi sia ai brand (produttori) sia alle reti (tipicamente i concessionari) sia ai fornitori di servizi: l'incrocio tra best practice, esperienze e nuove soluzioni di business rappresenta
una sorta di pit stop strategico e informativo. Negli anni le presenze sono cresciute e si attestano ora oltre le 4.000 presenze qualificate tra manager di case auto, concessionari e altre aziende di filiera. Sulla scia del successo, l'entusiasmo e l'ottimismo di 12 anni di ADD, Quintegia organizza a Milano il prossimo ottobre "Brandy".
L'esperienza maturata con il Dealer Day, in particolare il formato che integra contenuti (con molteplici sessioni parallele), area business e eventi collaterali promuovendo il networking, costituisce un evento che si distingue sia dalla fiera tradizionale sia dal convegno
classico. Il settore automotive ha rappresentato per noi una palestra in cui affinare il formato calibrando una serie di componenti e le loro interazioni. Brandy è nato da questo lungo percorso.

Qual è la novità di Brandy?

La novità principale è il focus sui brand lifestyle: non parliamo quindi di lusso o di low cost ma dei tantissimi brand che oggi puntano a lavorare sulla costruzione di significati simbolici e di connessione emotiva con i consumatori. L'idea è che questi brand di settori anche
molto diversi sono accomunati da problematiche simili e che quindi possano beneficiare di contaminazioni trasversali. Brandy intende coinvolgere i brand a partire dai vertici, i grandi retailer e i numerosi operatori di filiera che offrono diverse soluzioni di business per brand e retailer, promuovendo quindi un ecosistema di innovazione strategica e di business.

Come si presenterà questo nuovo evento? Seguirete il format di ADD?

In modo analogo all'esperienza del Dealer Day, Brandy integra contenuti, area business e eventi collaterali con una serie di sinergie. L'evento pone al centro i contenuti e l'area business in posizione baricentrica: anche l'agenda costituisce una continua alternanza tra momenti di aula e momenti di networking per incrociare esperienze, generare e sviluppare relazioni. Stiamo alimentando il Brandy Club ovvero una rete di imprenditori e manager alla guida di brand importanti che trovano interessante il percorso di Brandy.

Il retail ha raggiunto oggi un notevole sviluppo e conta numerosissime realtà, quali saranno i settori oggetto di questo evento destinato al b2b?

Come dicevo il focus è sui brand lifestyle e questi sono presenti praticamente in tutti i settori. Noi tendiamo a considerarli in tre gruppi principali ovvero fashion (tutto ciò che indossiamo e quindi abiti, scarpe, accessori) eat&drink (tutto ciò che riguarda alimenti e
bevande di vario genere) e living (tutto il resto, ambito ampio che include quindi elementi quali arredo, prodotti esperienziali quali viaggi e mobilità ovvero auto, moto, bici ecc.). Certamente l'ambito fashion giocherà un ruolo importante, ma con attenzione alle contaminazioni: anche l'area eat&drink (peraltro coinvolta nel mega-contesto di Expo2015) e living forniranno una serie di spunti e varie opportunità di contaminazione.

Quali sono le attività di networking e interazione?

L'area business è progettata per essere al centro e quindi il fulcro delle attività di networking. Oltre al programma di sessioni principali (che verranno rese note più avanti nel sito dell'evento www.brandyspace.com) verranno sviluppati numerosi appuntamenti differenziati.
I temi di branding, strategie retail e innovazione digitale si prestano a numerose opportunità di incroci per far toccare con mano e con la mente i nuovi orizzonti di sviluppo e fornire nuovi stimoli per il business.

A chi altri si rivolge Brandy? Lo spazio che va dal consumatore al retailer e' vastissimo. quali mezzi userete per sensibilizzare la filiera del branding?

Il primo target di Brandy sono proprio i brand lifestyle, quindi imprenditori e manager di aziende titolari di brand interessati a migliorare la propria capacità di creare connessione emotiva insieme a scelte retail capaci di tradursi in risultati economici. Parallelamente siamo interessati a coinvolgere i principali retailer che sono chiamati a trasformare l'esperienza del consumatore tenendo conto della cross-canalità e dell'esplosione dell'internet delle cose.

Il fulcro dell'area business e delle aziende sponsor è costituito dai b2b player ovvero tutti quei fornitori di soluzioni di business per i brand e retailer che li aiutano a migliorare la propria posizione competitiva. Stiamo parlando quindi di aree quali: web agency, analisi e metriche, retail design, customer experience design, visual merchandising, e-commerce, IT, real estate, HR e molto altro.
Certamente stiamo lavorando per stimolare sinergie su vari fronti, e siamo molto lieti di avere tra i media partner anche BeTheBoss insieme al proprio magazine Beesness.

L'economia globale e la tecnologia stanno trasformando il mondo del retail. Come risponderà il consumatore?

La cosa che ritengo più interessante, importante e stimolante in chiave di business è che il consumatore pagherà sempre per ciò che vuole: nel mondo in cui viviamo le segmentazioni classiche del mercato sono superate e lo stile di vita del consumatore è uno degli
indicatori principali su cui far leva nel gestire interazione e esperienza. La partita da giocare per i brand è modellare la giusta coerenza tra il proprio DNA, le proprie attività di branding e le dinamiche retail, tenendo conto di sfide e opportunità digitali divenute ormai pervasive. Si tratta di un sottile gioco di equilibrio da conseguire navigando attraverso mercati sfidanti e concorrenza agguerrita. Anche Brandy è stato concepito come un prodotto lifestyle, ma ovviamente in chiave business: punta a connessioni emotive ma su solide basi di caratteristiche funzionali importanti che collocano l'innovazione nel business al centro del processo. Qui lo stile che conta di più è la coerenza nel business design nel progettare i diversi tasselli e renderli funzionali all'ecosistema.